L’edificio, di proprietà privata, risale al Settecento e venne realizzato dall’architetto Lurani. La dimora fu residenza della famiglia nobile dei Clerici originari di Rovellasca, da non confondere, quindi, con l’omonimo casato di origine milanese a cui fu infeudata Cuggiono Maggiore dal 1672 al 1758. La famiglia Clerici a cui ci riferiamo ebbe un valore di rilievo nei secoli successivi, tra Ottocento e Novecento, grazie alla fondazione delle “Industrie Elettriche di Legnano”, un’azienda che seppe rivestire un ruolo di elevato spessore per l’intera area territoriale su cui sorge Cuggiono.
Il palazzo dispone di un duplice cortile con colonnato e di un ampio parco interno, costituito da essenze arboree centenarie. Nel contesto dell’edificio è presente anche una cappella privata e alcune ali erano destinate alla servitù. Presso l’angolo nord-est del parco è presente una ghiacciaia per la conservazione di cibi e bevande. Nell’abito dell’architettura lombarda, dal XVI al XVIII secolo, era infatti consolidata la prassi edificare una struttura che fosse adibita a ghiacciaia per la conservazione e per il mantenimento delle derrate alimentari.